Caldo record sospende i lavori all’aperto dalle 12:30 alle 16:00

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L’estate è ufficialmente iniziata da poco col suo solstizio  e il caldo eccezionale di questi giorni impone misure altrettanto eccezionali per la tutela delle persone e di coloro che svolgono lavori all’aperto.

In 13 Regioni  (Lombardia, Abruzzo, Emilia-Romagna, Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana) le Amministrazioni si sono mosse emanando ordinanze che limitano le attività lavorative all’aperto nei settori più a rischio.

Tali attività sono quelle in cui è maggiore l’esposizione al caldo per diverse ore svolgendo un’intensa attività lavorativa.

Molteplici i settori interessati.

Parliamo dei cantieri edili e stradali, delle attività agricole e di florovivaismo.

Talune Regioni hanno anche inserito tra le attività poste sotto tutela anche quelle connesse alla logistica.

Il contenuto delle ordinanze

Ogni Regione si è mossa con proprie logiche.

In Lombardia l’assessore al Welfare Guido Bertolaso, in coordinamento con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, ha posto alla firma del presidente delle Regione Lombardia un’ordinanza anti caldo.

L’ordinanza prevede che, dal 02 luglio al 15 settembre, per il caldo, siano vietate attività lavorative all’esterno nei giorni classificati a “rischio alto”. Tali giornate sono segnalate dal sistema Worklimate, sviluppato da Inail e dal Cnr.

L’Emilia Romagna ha previsto un analogo arco temporale.

Altre Regioni (Liguria, Lazio, Abruzzo, Sardegna, Basilicata, Calabria, campagna, Puglia, Sicilia e Toscana) hanno limitato il provvedimento al 31 agosto.

Un dato è comune, ovvero la fascia di allerta caldo: dalle 12:30 alle 16:00.

E’ caldo eccezionale solo in Italia?

In questo periodo l’intera Europa è stretta nella morsa del caldo. L’Italia non è l’eccezione!

© Getty Images

L’apertura del torneo tennistico di Wimbledon ha visto temperature sui 30 gradi, un caldo assolutamente inusuale per quelle parti.

In Portogallo, in località Mora sita in una zona interna del Paese, è stata raggiunta la temperatura record  di 46,6°.

In Francia le Autorità hanno deciso la chiusura di diverse scuole nelle zone più calde del Paese.

Anche la temperatura dei mari è indice di questa situazione anomala.

Il Mediterraneo registra una temperatura media dell’acqua superficiale  pari a 26,01° C, valori di 3° C superiori alla norma per il periodo.

Le premesse per un’estate 2025 il cui il caldo registri punte record ci sono tutte.

Gli esperti ricordano che, oltre alle categorie di lavoratori a rischio di cui abbiamo parlato, particolare cura e prudenza deve essere posta a protezione di anziani e bambini, soggetti fragili nella lor esposizione al caldo ed al sole.

 

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